Abbiamo riscoperto il piacere di leggere un buon libro
Yannick e Ifem sono due ragazzi in cui la loro storia è iniziata in un quartiere dove a cadere a pezzi sono le persone prive di una personalità. Dove chi non riesce a superare la giornata, trova conforto nel bere fino ad annullarsi e alza le mani sui figli e sulle mogli. Dove la gente sa e non fa nulla. Una storia di sogni infranti che i figli ereditano dai genitori. Basta avere la pelle un po' più scura per essere preso di mira, il taglio degli occhi diverso per sentirsi intruso. In tutto questo Ifem prova a colmare il vuoto che la mangia da dentro con l'amore. Quello per Yannick. Un ragazzo che sembra incontrollabile. "Ifem, non ci fermeremo finché non capiranno che non siamo neri che si sentono italiani, ma italiani neri" le ripete continuamente. Ma pian piano quell'amore svanisce. Ne rimane solo un'ombra nelle linee immaginarie che lei traccia sulle labbra di lui mentre dorme. Uno dei pochi momenti in cui Yannick sembra quieto. Perché a fermare la sua impetuosità è la cocaina. Iniziata per noia, quasi per caso, perché lui è cresciuto in un quartiere popolare dove tutti almeno una volta hanno provato. E perché per un attimo la polvere bianca riempie qualsiasi vuoto e come dice Yannick “ti fa sentire come avessi dentro tutto il ferro della torre Eiffel”, ma poi si porta via tutto.
"Chi sta male non lo dice" non è però solo una storia difficile, è soprattutto la storia di come c'è sempre un modo per salvarsi, l'importante è non rinunciare, non smettere mai di amare la vita, di dare importanza alle piccole cose, e alle persone che cercano di starci accanto per aiutarci.
Sara Giordano
Si tratta di un romanzo scritto da Arundhati Roy, pubblicato nel 1997. La narrazione gira intorno alle esperienze infantili di due fratelli gemelli: Estha e Rahel. Ciò che differenzia i gemelli da altri bambini è la loro famiglia, la madre è divorziata dal padre e in India le donne divorziate non occupano alcuna posizione sociale riconosciuta. Dopo il divorzio della madre, si trasferirono nella casa della famiglia della madre in un piccolo paese rurale, con la nonna e lo zio dei bambini, personaggi che incidono nella loro educazione. I gemelli sono legati da un legame indissolubile e vivono le cose come una cosa sola. Dal momento che io per prima ho un gemello ho apprezzato molto la lettura del libro anche se complicato e difficile nella lettura perchè molto preciso e dettagliato in tutto.
Arianna Bertola